Buona sera anime in cammino e buona cena, molti di voi a quest’ora stanno mangiando, mentre da me abbiamo già finito, perché mia figlia vuole sempre mangiare presto, e fa bene aggiungerei, bisogna mangiare quando si ha fame.
Questa di oggi sotto molti punti di vista è stata una giornata di riposo, mia figlia è stata a casa per il carnevale per cui siamo uscite a fare una passeggiata insieme, come facevamo quando ancora non andava al asilo, ed è stato molto bello, ancora più bello sentendola dire” mamma mi sto rilassando”. Al momento mi sono messa a sorridere, perché mi è sembrato così strano sentendo una bambina di 3 anni che si sta rilassando, comprendendo davvero il significato. Poi invece mi sono posta delle domande, quante volte guardiamo i nostri figli in profondità per capirli davvero. Spesso diamo per scontato che sono piccoli e che non comprendono tutto, che a loro basta poco per essere felici per essere tranquilli, ma è davvero così?
Ora io non sono in grado di darmi una risposta esatta, ma per quello che ho potuto notare io, la mia bambina, ha vissuto questo giorno con completa serenità perché era qualcosa che facevamo sempre, per lei era normale uscire insieme e fare le passeggiate, la spesa, ogni cosa. Ora da quando ha iniziato l’asilo sta iniziando a comprendere che alcune cose le deve fare da sola, causandole stress, causandole uno stato di tensione, che per carità non è niente di tragico, però farmelo notare è stato molto importante e interessante.
Ora voi mi direte, embè che ci interessa? Magari nulla, però avevo voglia di condividere, magari qualche mamma si ritrova, e vi invito a parlare con i vostri piccoli, e di fare anche le cose che facevate insieme, quel tipo di cose le sicurezza, si sentono di nuovo integri.
Per tutta la giornata, mia figlia è stata di ottimo umore, ringraziando per la passeggiata che abbiamo fatto, ecco perché mi ha ispirato a raccontarlo, e anche a farmi più domande.
Non sottovalutate l’intelligenza dei vostri piccoli, sono dei gran maestri, e spesso vedono più chiaro di noi adulti. Bisogna imparare da loro a comunicare un disagio ma anche una gioia, una serenità, senza paura di essere presi sottogamba.
Niente non mi resta che andare ad abbracciare di nuovo mia figlia, per questa bella lezione e apertura che ha manifestato oggi.
Un abbraccio a tutti voi.