DiAli

QUEL MOSTRO CHE SI CHIAMA”ASPETTATIVE”…

Ebbene si oggi voglio parlare di questo benedetto mostro che è presente in ognuno di noi, in alcuni in grandi cose in altri forse in meno, non credo che esista sulla terra nessun essere umano che non abbia aspettative da un altra persona indipendentemente di chi essa sia, il marito il figlio la moglie l’amica ecc ecc.

Non credo a chi dice di essersi liberato completamente da questo mostro, anzi credo che molti si dicono delle bugie assurde per coprirlo, per mascherare questo mostro solo per non far stare male l’altro.

Detto questo voglio dire che siamo esseri umani, pieni di difetti di mancanze di emozioni che siamo qui in questa bellissima palestra che si chiama vita e ci stiamo mettendo tutti alla prova, chiaro che più sincerità usiamo con noi stessi nelle prove che affrontiamo giorno per giorno più sapremo il nostro grado di apprendimento, il nostro livello di consapevolezza di noi stessi del altro dei limiti che abbiamo e di ciò che possiamo o non possiamo tollerare.

In tutto questo meraviglioso gioco non dobbiamo fare a gara con nessuno, in realtà nessuno ne uscirà vincitore perché di fatto non è un concorso ma ognuno portera con sé lezioni e insegnamenti per il prossimo step o un altra vita come volete chiamarlo.

L’attacamento presuppone anche un aspettativa, soprattutto in copia ma anche nelle altre relazioni, se decido di fare un cammino insieme al altra persona mi regalo anima e corpo a essa, certo cerco sempre di mantenermi integra di stare bene da sola, di risolvere i miei guai emozionali, di lavorare sulle mie mancanze ma questo non indica un livello di attaccamento zero o zero aspettative, sarebbe molto bello ma è bene non mentirsi da soli, non tutti riescono ad arrivare lì, non siamo tutti dei Buddha, non siamo Osho non siamo Yogananda, i maestri che hanno raggiunto quel limite di benessere hanno fatto delle scelte, lasciandosi alle spalle emozioni che per noi sono vitali, noi persone normali.

E normale avere aspettative dal altro, chiaro in maniera ragionevole, cerchiamo di dosare bene certe “conoscenze” che possiamo apprendere leggendo un libro oppure parlare con qualcuno, ognuno debba fare la sua strada ma non per questo dobbiamo per forza raggiungere certi livelli a cui sono arrivati i maestri.

Restate umani che è bello, non colpevolizatevi per cose che non riuscite a fare, semplici o complicati siamo eserri meravigliosi!

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