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Male alle orecchie, otite e il suo significato psicosomatico…

Le orecchie sono l’organo dell’udito e dell’equilibrio e comprendono l’orecchio esterno, quello medio e quello interno. Le orecchie rappresentano la ricezione e l’apertura.L’orecchio esterno e quello medio permettono di captare i suoni; riguardano le informazioni che riceviamo dagli altri o dall’esterno.L’orecchio interno permette l’analisi dei suoni e la loro propagazione verso il cervello, oltre a svolgere un ruolo nell’equilibrio; riguarda soprattutto l’ascolto di noi stessi e l’equilibrio in questo ascolto.Un problema che interessa entrambe le orecchie o una sola riguarda qualcosa che recepiamo o non recepiamo verbalmente dagli altri.

L’orecchio destro, per un destrimane, riguarda il campo affettivo e l’orecchio sinistro ha a che fare con informazioni più razionali. Per il mancino vale, ovviamente, l’inverso.

Orecchie a sventola sono spesso un segnale di uno spirito indipendente.

Otite

È un’infiammazione all’orecchio; può essere esterna, media o interna a seconda di dove si localizza.Tutte le forme di otite sono legate alla contrarietà, alla delusione o alla collera rispetto a ciò che abbiamo udito, senza che ce lo aspettassimo, come nelle otiti acute, o a ciò che sentiamo continuamente, come nel caso delle otiti croniche. Possono degenerare in mastoidite quando ciò che si sente “inizia a uscire dalle orecchie” e non lo si sopporta più.

Otite nei bambini

Il bimbo che soffre di otite media è quello più comune: forse si sente contrariato e in collera a forza di sentirsi dire cosa fare e non fare. Gli adulti colpiti da una semplice otite che riguarda un orecchio o doppia che riguarda entrambe le orecchie, possono riflettere sul fatto di aver sentito qualcosa che li ha mandati in collera. Se riguarda l’orecchio destro occorre chiedersi se si è udito qualcosa che ha urtato la propria sensibilità, se riguarda il sinistro, occorre chiedersi se non si stanno ricevendo troppe informazioni negative tutte insieme.

Otalgia

È il dolore alle orecchie. Le domande da porsi sono:” Che cosa ho paura di sentire? Cos’è che desidererei sentire e che invece non sento? Cos’è che mi fa male in ciò che sento?

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