Ciao anime in cammino. Oggi voglio affrontare questo discorso dei social che ultimamente mi fa rabbrividire.
Siamo nel 2022 e quasi tutti abbiamo un social o più di uno, e questo va bene, nessuno dice di non usarli o di non averli, quello che si è lasciato un po’ per strada e l’educazione e la consapevolezza che dietro ad un commento e un post scritto ovunque c’è una persona, una persona come te, che sta comunicando qualcosa di se stessa. Questi social sono un arma potentissima sia per mandare un messaggio positivo ma anche una grossa fetta di cattiverie, insulti e minacce. Sentiamo sempre più spesso episodi di bullismo, di ogni tipo. Gente che non aspetta altro che entrare su un qualsiasi social e iniziare a vomitare il suo veleno o malcontento su primo che capita.
Capita anche nella vita reale? Certamente ma non nella stessa quantità. I fenomeni da tastiera sono molti, moltissimi che nella vita reale e possibile vederli a testa bassa senza dire una parola. Ecco a quelli che si divertono a fare queste cose, io vorrei semplicemente dire che possono comunicare i loro disagi e farsi aiutare.
A volte offendete persone deboli, che non sanno come difendersi e se la prendono sul personale, incapaci di reagire a tutta quella cattiveria.
Le parole uccidono! Molti, moltissimi ragazzini e non hanno preso la strada della morte per qualche parola che voi fenomeni da tastiera in quel giorno avete deciso di scrivere con noncuranza.
Siamo tutti colpevoli, dal più grande al più piccolo. Quando si innesca un incomprensione, o una discussione accesată su un social și dovrebbe mettere in funzione il cervello e il buon senso, cosa farei se mi capitasse dal vivo? Sarei comunque una persona che vi sbraita pur di avere l’ultima parola o lascio perdere e vado oltre consapevole che non abbiamo lo stesso punto di vista, amen.
La maleducazione dilaga, e questo è un fatto sconcertante, non si dà più conto che sia una donna che sia un bambino che sia una signora o un uomo, sembriamo carne da macello pronta ad essere sacrificata per il primo che vuole mangiare.
Ora credo che e anche difficile distinguere la vita reale da un social ma ha maggiore ragione dovremmo riuscire a rispettare il prossimo proprio come dovremmo fare nella vita reale. La guerra non è fuori da noi, ma dentro di noi, presentiamoci i nostri demoni e cerchiamo di farci la pace senza sfogarci con il prossimo.
Ogni volta che si viene offeso/a, ricordate che non sta dicendo nulla di voi ma di cio che ha dentro. Usiamo un po’ più di buon senso e fermiamo questa enorme valanga di cattiveria e di bullismo sui social, e un nostro dovere, per noi come persone e per l’educazione dei nostri figli.
Il discorso e molto molto più lungo, ma mi fermo qui, perché altrimenti potrei scriverci un altro libro.
Le parole uccidono. Usiamo il cuore sui social e nella vita reale, vi prego.