DiAli

La spiritualità include vivere il materiale, con i piedi per terra

Mi ricordo qualche anno fa quando ero al inizio del mio percorso, quando di spiritualità mi interessava ben poco, il mio spirito non era proprio in cima alle mie preoccupazioni anche perché non avevo in mente di prendere il posto a nessun maestro, molti dei quali non sapevo neanche il nome, poi sono entrata in punta dei piedi dentro di me perché avevo sentito una vocina, quella vocina che continuava a dirmi che lei avrebbe voluto salvare il mio spirito, che forse mi sarebbe piaciuto sapere di più che in fondo senza uno spirito cosa sarò mai? Un corpo vuoto senza un anima? Potevo di più dalla vita e mi meritavo di più,e.come ogni novizio ti sogni di diventare chissà che cosa, magari ti immagini come un Monaco buddista o magari come un lama, pieno di saggezza e avere la risposta giusta per tutti, perché diciamocelo chi non l’ha mai pensato quando sentiva “spirituale” chi non ha mai pensato di poterlo diventare?

Poi adentrandomi nella mia giungla ho capito che essere spirituale nel tuo angolo di pace non serve a nulla, essere beato nella tua bolla di cristallo e come non essere, la vera spiritualità è quella di essere sulla terra tra i comuni mortali che hanno i loro guai chi più chi meno, tra quelli che come te ogni giorno cercano di imparare qualche cosa che si mettono alla prova, che cercando di Amarsi l’un altra anche quando si vorrebbe prendere a mazzate, insomma la spiritualità non è quella nel giardino zen ma quella dove c’è il caos eppure tu riesci a percepire la pace di quel giardino dove ci sono leoni ma tu continui a sorridere.

La vera spiritualità e per i coraggiosi un po come l’amore.

 

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