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Gravidanza e i suoi vissuti a livello psicosomatico! Che ci dice il nostro corpo?

Ciao a tutti e bentrovati anche oggi, visto che ormai stiamo affrontando tanti argomenti oggi volevo scrivere anche della gravidanza e cosa possiamo capire anche a livello psicosomatico da come la stiamo vivendo. Forse tra i miei lettori/lettrice ci sono future mamme o neo mamme o magari anche mamme che hanno la curiosità di scoprire ora come sia stato allora è cosa in realtà il corpo stava comunicando .

sintomi in gravidanza di natura psicosomatica si manifestano quando alcune emozioni, ansie, conflitti non vengono accolti ed espressi e per questo vengono espressi attraverso il corpo. Le paure più frequenti sono quelle relative al parto, al timore di non essere delle brave madri o di perdere la propria vita precedente.

La gravidanza è un periodo nella vita della donna, caratterizzato da molteplici cambiamenti a livello sia fisiologico che psicologico e spesso essi risultano interrelati tra loro. Sin dalle prime fasi della gravidanza ci si interroga su come dovrebbe essere un buon genitore e se si sarà in grado di rispondere a tali modelli. In questo periodo più che mai si riattualizzano i ricordi legati alla propria infanzia e al rapporto con i propri genitori e possono riemergere conflitti non elaborati nelle fasi precedenti dello sviluppo.

Da ciò si deduce come le modificazioni somatiche e i vissuti psichici si influenzino reciprocamente durante tutto il periodo della gravidanza e del parto. Sia il corpo che l’immagine di sé subiscono dei cambiamenti: l’aumento del peso, il senso di affaticamento, le modifiche apportate al proprio stile di vita possono essere vissuti dalle donne in modi differenti e alle volte può succedere che prevalga la sensazione di essere poco attraenti o il timore che non si riacquisterà più la propria forma fisica. In questo caso la propria identità femminile può risultare compromessa e il vissuto può essere quello di non accettazione di sé e del proprio corpo che cambia.

Uno dei sintomi in gravidanza che frequentemente lamentano le donne soprattutto nel primo trimestre sono le nausee: se da un lato sono legate principalmente ai cambiamenti ormonali tipici della gestazione, dall’altro sono alle volte espressione di sentimenti ambivalenti nei confronti della maternità; il timore degli sconvolgimenti che porta con sé l’arrivo di un bambino e la paura di non essere in grado di farvi fronte, possono comportare un’ambivalenza tra l’accettazione e il rifiuto della gravidanza e del bambino stesso (Benedek, 1952).
Un altro dei sintomi in gravidanza è l’ipersonnia, piuttosto frequente nel primo trimestre e può essere legata all’adattamento psico-fisico della donna allo stato gravidico ma può anche essere interpretata alle volte come un’identificazione con il feto o uno stato regressivo.

Le preoccupazioni, i dubbi e i sentimenti ambivalenti sono molto comuni tra le donne in gravidanza, e talvolta possono generare stati ansiosi di diversa intensità o essere responsabili di alcune sintomatologie fisiche. Esprimerli, accoglierli, elaborarli in una dimensione sia individuale che di coppia costituisce un importante passo per salvaguardare il proprio benessere psico-fisico e quello del bambino.

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