Ciao miei cari viandanti, oggi mi è venuto in mente un ricordo molto bello, che custodisco con piacere. Alcuni anni fa, forse qualcuno se lo ricorda, c’era un gruppo di persone che portarono l’iniziativa anche in Italia, era partita da altri paesi dove aveva riscontrato un successo pazzesco. A qualcuno di questi eventi ho partecipato anche io, forse se non ricordo male a quattro, in cui ho guardato le persone sconosciute negli occhi. Devo dire che per me è stata un esperienza bellissima, qualcosa di impressionante, in quel periodo avevo paura di stare in mezzo alle persone, non avevo paura di loro, ma di ciò che sentivano, il mio essere empatico, mi faceva sentire tutto, non riuscivo ancora a mettere una barriera la dove servisse.
In questi giornate ho avuto l’opportunità di mettermi in gioco, di guardare le persone negli occhi, con alcuni ci siamo scambiati lunghi attimo di vuoto, con altri, emozioni indescrivibili, con altri ho condiviso lacrime di sofferenza, con altri ancora abbiamo scambiato sorrisi, ho stretta mani e abbracci. Alcuni li porto ancora nel mio cuore, altri li ho dimenticati subito, con alcuni sono ancora in contatto, e alcuni di loro sono diventati compagni di viaggio in questo percorso di crescita.
Mi ricordo ancora con gioia e spero di poterlo fare ancora in futuro, e ve lo auguro anche a voi. Se non riuscite a farlo in una piazza con gli sconosciuti, provate a farlo con chi vi sta vicino, guardatevi semplicemente negli occhi, non dite nulla, solo osservate, lasciate le emozioni che parli per voi, forse negli occhi di qualcuno vi troverete, forse in alcuni navigherete nello spazio e tempo, forse riuscirete ad avere risposte che cercate da molto, ma le parole non si trovano.
Guardiamoci negli occhi perché si, sono davvero lo specchio della nostra anima.
Volevo condividere con voi questo mio ricordo.