Ancora oggi dopo anni mi sembra ancora incredibile che io sia ciò che sono diventata. Mi chiedo ancora se nel periodo in cui ero una sportiva convinta che amava il calcio lo stadio e i fumogeni ero davvero io o magari solo una mia espressione, se quello era il mio modo di nascondere al mondo ciò che ero veramente. Altre volte sono certa che la vita l’universo ti porta su ogni strada tu desideri andare, per diversificare per sperimentare o magari per perdere un po’ il tempo prima di diventare ciò che devi diventare prima di essere responsabile dei tuoi doni e accertarti.
Per me e stato un salto bello gigante che non avevo per niente voglia di fare, mi piaceva la mia vita mi piacevano le domeniche spese allo stadio con amici tra gioie e dolori della mia squadra,mi piaceva che li nessuno ti chiedeva se sei empatico se senti le voci o se alla sera parli con gli angeli, li in quel posto eravamo tutti fratelli e per quei 90 minuti diventavano davvero un Uno.
Però l’universo non rimane fermo ad aspettarti fino a quando tu ti decida di crescere e allora ti da una piccola spinta e se non la comprendi te ne darà un altra e poi un altra ancora fino a quando dagli spalti ti svegli ai corsi con i vari libri di angiologia e ti metti a studiare e poi capisci che in realtà studiare ti serve a poco perché arrivo da te sotto ogni forma, numeri simboli pensieri sogni, e piano piano metti insieme i vari pezzettini e capisci che in realtà era questa la tua strada e finalmente l’hai trovata.
Sono sempre grata al mio percorso non mi sono fatta mancare nulla e ho avuto la fortuna di vedere e poter scegliere per me di comprendere quello che vivevo e di fare il cambiamento di cui avevo bisogno.